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Il fascismo "Dopo l'orgia"


               La seconda parte del titolo di questo articolo non lascia spazio agli equivoci. L’opera di cui vi voglio parlare raffigura proprio il momento dopo in cui è terminato l’atto sessuale tra più di due individui: “Dopo l’orgia” di Natale Scarpa o più conosciuto con il suo nome d’arte Cagnaccio Da San Pietro, realizzata nel 1928; l’unico punto interrogativo è che cosa abbia a che fare questo evento privato con il partito fascista.

               Partendo dall’opera d’arte in se, a primo sguardo non si presenta essere una lettura molto complicata, anche se non sapessimo il suo titolo, probabilmente arriveremmo alle stesse conclusioni. Il fatto che sia chiaro che la scena rappresenta il momento dopo e non prima del sesso non ci è dato solo dal fatto che le tre donne presenti siano spoglie dei loro vestiti non visibili all’interno della scena, ma per di più dai dettagli che le circondano (anche perché avrebbero potuto scegliere di denudarsi in attesa dell’arrivo degli uomini).

               Le due bottiglie di vino e la coppia di bicchieri usati fanno capire che c’è stato un evento prima del nostro arrivo, come se ci fossimo persi tutta la festa, oppure, anche il fatto che le carte da gioco non siano in un mazzo immacolato ma sparse su due punti diversi del pavimento ci fa comprendere che c’è stato un gioco in quella stanza a cui noi non abbiamo assistito. Ma l’elemento più importante è in alto verso l’angolo destro del dipinto: appoggiati su cuscino rosso un paio di guanti bianchi e un cappello nero, gli unici capi d’abbigliamento presenti sulla scena, ma tutti non femminili; soprattutto quel modello di cappello che andava molto di voga nella moda maschile in quegli anni. Questi due elementi dimenticati dal proprietario lasciano intendere come non serva per forza vedere per poter capire, ed è chiaro come le donne sul pavimento non siano sempre state sole, ma abbiano avuto compagnia da parte di una o più figure maschili di passaggio.

               Indiscutibile la capacità tecnica e rappresentativa di Cagnaccio; la minuziosità nel rappresentare i dettagli dei corpi delle donne che le fa apparire estremamente realistiche, o l’accuratezza nel rispettare gli effettivi chiaro scurali del pavimento su cui poggiano. Sembra quasi di essere davanti a una fotografia con questa mimesi, ma viene automatico chiedersi perché il nostro artista decise di mettere così tanto impegno per dipingere un’orgia, e soprattutto perché questo quadro (tra i non molti che realizzò) viene considerato ancora oggi come quello più importante della sua carriera.

               I dubbi riportati trovano risposta nella data in cui il dipinto venne realizzato; quell’anno si ritrova all’interno del ventennio fascista (o anche semplicemente chiamato ventennio), cioè quel periodo che andò dal 31 ottobre 1922 al 25 luglio 1943, in cui ci fu la presa di potere da parte di Benito Mussolini e del suo partito in Italia attraverso la marcia su Roma. Non dimenticare questo periodo della storia è molto importante nel nostro ambito, perché ricordiamoci che non solo la stampa fu sottoposta alla censura, ma anche l’arte.

               In generale, la dittatura che accresceva sempre di più in Europa, dava sempre meno la libertà di parola o di pensiero a chi per vivere usava l’espressione, ma l’unico modo per poter “dire qualcosa” era seguendo le regole dello Stato in cui si viveva, che prevedevano che qualsiasi mezzo di comunicazione dovesse elogiare la dittatura. In poche parole veniva imposta una propaganda a chiunque possedesse un giornale o a chiunque fosse un artista.

               Nell’arco del ventennio, però, si possono trovare le prime differenze con il partito nazista di Hitler in Germania, che era molto più rigido di quello di Mussolini nei confronti degli artisti. Basti pensare alle imposizioni che il Führer diede nella Mostra dell’Arte degenerata del 1937 tenutasi a Monaco, in cui impedì a certi artisti (dichiarandone nome e cognome) e a certi movimenti di prenderne parte, e sottolineando il fatto che per loro non ci sarebbe stato in alcun modo spazio all’interno della dittatura.

               Ovviamente con questo non voglio intendere che Mussolini lasciò completa liberà, ma gli interessava molto poter avere dalla sua parte persone (soprattutto giovani) che potessero far arrivare la grandezza del regime attraverso l’uso di un pennello; così che lasciò a chiunque (indipendentemente dalla corrente a cui apparteneva) la possibilità di espressione della propria arte purché non fosse deleteria per il partito. Iniziò così a organizzare diversi eventi con una allettante visibilità nazionale per invogliare gli artisti a diventare complici della sua oppressione.

               L’evento che interessa di più a noi coincide con la data della realizzazione dell’opera di Cagnaccio (non un caso ovviamente): la Biennale di Venezia, dalla quale Cagnaccio non si tirò indietro a portare il suo dipinto controcorrente. Come si può immaginare, però, il suo desiderio di presenziare a questo evento non fu realizzato, o meglio, provò a parteciparvi, ma la sua indole ribelle probabilmente sapeva già che l’opera sarebbe stata rifiutata perché considerata provocatoria e beffarda nei confronti del regime. Questa sconfitta, però, non lo fece abbattere, tanto che, qualche anno più tardi, sempre per rivendicare il suo diritto di libertà e di opinione, rifiutò coraggiosamente la tessera del partito, esponendosi a un pericolo non indifferente.

               Sembra quasi strano come dalla rappresentazione di un’orgia siamo riusciti a trovare ribellione e valore, come un periodo storico può cambiare completamente il significato e l’importanza di un quadro che visivamente non sembra avere più di tanto diritto di attenzione.

Fonte immagine: pagina Facebook “I 1000 quadri più belli di tutti i tempi”


Commenti

  1. Vedi i quadri dei Neuen Wilden, o Nuovi Selvaggi ..

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    1. BASS art ti ringrazia per il commento!! Grazie a te ho scoperto un gruppo di artisti che mi era sconosciuto!!

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  2. Il tuo blog è veramente ben fatto e i tuo articoli sono ben sfrutti e molto originali ed interessanti, complimenti!

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    1. BASS art ti ringrazia di cuore per il complimento, nella speranza che ti possano piacere anche i prossimi articoli!!

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