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Visualizzazione dei post da maggio, 2021

Una pandemia d'arte

                Torniamo un po’ indietro!                Torniamo a un anno e a qualche mese fa, dove eravamo costretti in casa e l’unico contatto che riuscivamo ad avere con il mondo esterno era attraverso la connessione internet.                Incredibile come in quel tempo la nostra socialità fosse così limitata.                Tutti i settori ne hanno risentito, chi più e chi meno. Nell’Arte i musei, le gallerie e le aste si sono ritrovate a dover abbassare le serrande e attendere, insieme al resto del mondo, di poterle rialzare.                Sono rimasta contenta però di come, nonostante tutto fosse bloccato, la “materia prima” non si sia fermata; di come l’arte e i suoi artisti non si siano fatti sommergere dalle conseguenze drastiche del virus ma abbiano “sfruttato” questo momento per dare una speranza alle persone quando sembrava non ce ne fosse.                Molteplici artisti si sono espressi. In Italia, ad esempio, spicca Franco Rivolli con la sua opera Angel

Una vita in un quadro

               Quante cose si possono raccontare con un dipinto, con una scultura o con una fotografia? A mio parere molto: prendiamo come esempio Dal í con l’opera Sogno causato dal volo di un’ape intorno a una melagrana un attimo prima del risveglio del 1944, dove è riuscito a raccontare momenti fondamentali e incisivi della sua vita.                 Il titolo del quadro ci fornisce immediatamente una informazione preziosa: ci troviamo all’interno di un sogno, tuttavia, nonostante ciò, gli elementi che vi sono raffigurati non sono immaginari. Non ci sono creature fantastiche, i soggetti ci rimandano alla vita reale. Cosa potrebbe voler comunicarci l’artista con questa contrapposizione?                Per accompagnarvi in un mio personale percorso di analisi critica e di ricerca psicologia iniziamo dividendo le due azioni presenti nel quadro: in primo piano abbiamo un ponte composto dalla melagrana grande con, in successione, un pesce dalla cui bocca escono due tigri e un fucile

Miracolosamente mamma

          In occasione della Festa della mamma anche noi vorremmo celebrare questa ricorrenza attingendo dalla Storia dell’Arte qualche spunto di riflessione.                Le vicissitudini storico – biografiche di molti artisti nascondono rapporti complicati e conflittuali con i propri genitori. La vocazione artistica dei figli e la carica visionaria che li rende “diversi” dagli altri non sempre sono ben accettati tra le mura domestiche dove prevalgono ancora, nei confronti della carriera artistica, un sacco di pregiudizi.                Non è il caso del nostro Damien Hirst, il quale non ha mai lesinato elogi nei confronti della donna che lo ha cresciuto; oltre che madre, Mary era la sua fan numero uno, sempre presente e attiva nella vita del figlio al punto che, come sembra, non si sia mai persa una sola inaugurazione delle sue mostre.                Quindi, come celebrare al meglio una figura così importante nella vita di ogni persona se non con la sua opera The Miracolous Journey

L'italiana "dimenticata" di Banksy

  Banksy: conosciuto ovunque ma non ammirato da chiunque.                La sua carriera iniziò nei musei di Londra installando illegalmente le sue opere nelle sale, tra le creazioni di altri artisti, o in eventi dedicati ad altri. Chi avrebbe mai pensando che sarebbe diventato lo street artist più famoso del mondo? Oggi le sue opere sono diventate iconiche; come Balloon Girl , Kissing Coppers o Devolved Parliment: lavori di cui si è parlato, discusso e criticato fin troppo nel corso degli anni. Trovo che di un’opera, però, non si sia parlato abbastanza, un’opera di cui non si ha quasi più memoria.                Tutti conosciamo le “ banksy italiane ”: la sua Madonna con Pistola a Napoli e Il bambino di Venezia, opere cariche di significato che portano l’osservatore sempre a farsi domande critiche. Forse tutti non sanno che l’amante delle bombolette spray ha deliziato la nostra penisola con un terzo capolavoro: la Madonna con Coca Cola e patatine . Se non la conoscete non all